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Paradigma della Assistenza Sanitaria Primaria / Cure Primarie

 
 
 

             

Riflessioni sul termine Cure Primarie in Italia
 
In Italia il termine Cure Primarie si rifà al termine Primary Health Care del WHO [1] , [2] , [3] (vedi Definizione di Cure Primarie).
Al termine sono poi stati attribuiti diversi sinonimi (assistenza primaria, assistenza distrettuale, assistenza primaria di medicina generale, sistema delle cure primarie), creando confusione sul significato di voluto dal WHO.
Allo stato attuale in Italia le Cure Primarie sono sviluppate in modo disomogeneo nei Distretti. Manca però quasi ovunque la applicazione dei principi fondamentali (integrazione, coordinamento, partecipazione comunitaria)
 
Definizione
Secondo il WHO la Primary Health Care  è:
       il primo livello di contatto degli individui, delle famiglie e delle comunità con il sistema sanitario, porta l'assistenza sanitaria il più vicino possibile ai luoghi di vita e di lavoro e costituisce il primo elemento di un processo continuo di assistenza sanitaria e sociale
       accessibile a tutti gli individui, alle famiglie e alle comunità e richiede la loro piena partecipazione.
       erogata ad un costo sostenibile per il SSN
       basata su metodi e tecnologie scientificamente valide e socialmente accettabili
       affronta i bisogni primari di salute multidimensionale e fornisce servizi globali (di promozione della salute, prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, assistenza alla persona) richiedendo integrazione dei servizi (integrazione orizzontale sanitaria e socio-sanitaria e integrazione verticale ospedale-territorio) ed il  coordinamento dei professionisti (attività di equipe multiprofessionale)
       coinvolge, oltre al settore sanitario, il settore sociale e dell’educazione nonché altri settori richiedendo l’impegno coordinato di tutti
       si avvale di medici e professioni sanitarie e di personale socio-assistenziale competenti e preparati a lavorare individualmente e in equipe per rispondere ai bisogni di salute di individui, famiglie, comunità
 
Principi culturali
Fanno riferimento a:
       Bisogni : Salute multidimensionale, Approccio bio-psico-sociale, Centralità di paziente e famiglia, Binomio paziente-famiglia, Paziente complesso,  Caregiver del paziente complesso, Partecipazione di paziente-famiglia
       Offerta dei servizi : Servizi globali (integrati, continui), Equipe multiprofessionale
       Risultati, esiti di cura e assistenza : presa in carico globale, salute, autonomia, qualità di vita
 


 

                                 

Destinatari
Tutti i cittadini sia sani che con bisogni semplici o con bisogni complessi. Questi ultimi sono  ai pazienti che presentano problematiche sanitarie (es. polipatologia, malattie croniche) e/o assistenziali (es.disabilità fisiche o mentali comportanti non autonomia) e/o familiari (es. famiglia multiproblematica) e/o sociali (es. abitazione inadeguata, reddito insufficiente). 
 
Obiettivi
Obiettivo generale
Rispondere ai bisogni multidimensionali di salute (salute fisica, mentale, sociale, spirituale) attraverso interventi  di promozione della salute, prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, assistenza alla persona, integrati, coordinati e con la partecipazione delle famiglie e delle comunità locali
 
Obiettivi specifici
1.     rimanere sani
2.     risolvere i problemi più semplici attraverso percorsi diagnostico-terapeutico-riabilitativi in ambito primario
3.     risolvere i bisogni dei pazienti complessi attraverso percorsi diagnostico-terapeutico-riabilitativi territoriali, coordinati al bisogno con i servizi ospedalieri
4.     ottenere aiuto tutelare (assistenza alla persona non autosufficiente) e psicologico
5.     attivare la partecipazione di paziente e famiglia (caregiver) attraverso interventi di Alleanza Terapeutica, Educazione Terapeutica ed Empowerment
 
Sistema organizzativo
Aspetti di Struttura
       Strutture territoriali di coordinamento: es. Punto Unico di Accesso (PUA). E’ una struttura di segnalazione dei bisogni del paziente complesso (es da H) per la attivazione di percorsi di continuità assistenziale 
       Strutture territoriali di assistenza: Case Salute, Hospice, Residenze, Domicili dei pazienti. Sono basate su UO multiprofessionali che a seconda dei bisogni erogano interventi di promozione salute, prevenzione, cura, riabilitazione, assistenza tutelare  
 
Aspetti di Personale
       Equipe multiprofessionali: Unità di Valutazione (UVG, UVM…), Unità di cure e assistenza (team ADI, team Residenze, UTAP….) 
 
Aspetti di processo
       Percorsi di cura e assistenza: Dimissioni ospedaliere Protette, Percorsi per patologie croniche
 
Sistema assistenziale
Deve essere basato sull’ approccio Bio-Psico-Sociale (approccio a tappe centrato su paziente e famiglia)
1.     Rilevazione dei bisogni di salute multidimensionale
2.     Stesura di un Piano Assistenziale Individuale
3.     Attivazione della partecipazione di paziente e famiglia
4.     Erogazione di interventi integrati e continui
 
Sistema informativo
 
Documenti di registrazione delle informazioni dei singoli pazienti :
       documenti cartacei e informatizzati che seguono il paziente nel tempo e nello spazio (fra nodi della rete). Es. Cartelle cliniche socio-sanitarie, Fascicolo sanitario elettronico, Piani assistenziali Individuali….
 
Documenti di pianificazione dei processi e delle attività
       Procedure: Es. gestione integrata del paziente con patologie croniche, dimissione ospedaliera protetta
       Istruzioni operative: Es. educazione terapeutica, alleanza terapeutica, lavoro in team multiprofessionale, approccio bio-psico-sociale 


 

         

Sistema di verifica 
 
1.     Verifica dei risultati: grado di raggiungimento degli obiettivi
2.     Verifica degli esiti: di salute, autonomia, soddisfazione, qualità di vita
La Formazione
 
Formazione Long Life Learning (pre-laurea, post laurea, ECM) di tutte le professioni
1.     Formazione di base (Corsi di laurea) : tutte le professioni (mediche, sanitarie, sociali) devono apprendere gli aspetti culturali delle Cure Primarie e lo stesso linguaggio per consentire poi la integrazione professionale nelle attività di equipe
2.     Formazione post laurea (Scuole di Specializzazione [4] , Corso di formazione in Medicina Generale, Master per medici e per professioni sanitarie) : deve fornire competenze su metodi e strumenti propri delle singole professioni e  complementari nell’approccio di equipe multiprofessionale
3.     Formazione Continua (ECM): deve prevedere corsi multiprofessionali che consentano ai vari operatori di conoscersi, condividere metodi e strumenti organizzativi ed operativi dei vari aspetti di tutela della salute (prevenzione e promozione della salute, diagnosi, cura e riabilitazione, assistenza tutelare) per la realizzazione delle attività di equipe multiprofessionale
 
 
    


[1] WHO (1978) Declaration of Alma-Ata
[2] WHO (2001) Health21: the health for all policy framework for the WHO European Region
[3] WHO (2008) Primary Health Care: now more than ever

[4] Esiste una Specializzazione di area medica  (Specializzazione in Medicina di Comunità) che fornisce competenze cliniche e gestionali nell’area delle Cure Primarie